venerdì 24 febbraio 2012

Progetti per il futuro



Qualche giorno fa sono tornata a Venezia per la laurea di un'amica, e mi è presa una tremenda nostalgia per i bei tempi universitari.
Una nostalgia talmente bruciante che mi sarei ripresa tutto il pacchetto "università", compresi i ricevimenti i professori con le canoniche 2/3 ore di attesa in piedi nel corridoio, aspettando che loro finissero di farsi i fatti loro e ti concedessero 1 minuto del loro tempo e un'occhiata di striscio ai capitoli della tesi.
Mi sono mancate le nottate in biblioteca, sorretta da uno o due spritz di rinforzo.
Mi sono mancate le "giornate universitarie":

ora indefinita del mattino: sveglia
mezz'ora dopo: alzata dal letto
ore 9: primo caffè della giornata, con la parte sveglia del coinquiliname (pochi temerari)
ore 9.05 - 9.30: lamentele sui rispettivi acciacchi fisici e la mancanza di sonno notturno
ore 9.33: sciacquata alla faccia
ore 9.40: distratta occhiata allo specchio per sistemare la maglietta del pigiama
ore 10.00: inizio sessione di studio
ore 10.30: pausa bagno
ore 10.30 - 10.35: riflessioni sull'eventualità di togliersi il pigiama e mettersi in tuta
ore 11.00: secondo caffè col resto del coinquiliname che nel frattempo si è svegliato
ore 11.05-11.15: lamentele collettive sulla mole di studio
ore 11.15-11.30: quarto d'ora di nulla cosmico passato a fissare con insistenza la parete
ore 11.31: inizio del senso di colpa. Ripresa dello studio
ore 12.05: consulto di alta ingegneria con la coinquilina sulle modalità di affissione di poster & co. sulla parete della camera ed eventuale spostamento di mobili
ore 12.30: convocazione del coinquiliname per riunione generale. ODG: cosa cucinare per pranzo
ore 12.40: metà del coinquiliname viene inviato al supermercato a comprare a scelta le cipolle/la pancetta/le uova/un pacco di pasta/la panna da cucina/il pane/salume vario
ore 12.41: l'altra metà inizia a cucinare e ad apparecchiare
ore 13.00: ritorno degli inviati al supermercato. Inizio dell'aperitivo domestico
ore 13.30: pranzo
ore 14.15: caffè
ore 14.30: dolce improvvisato
ore 14.45: sigaretta
ore 15.00: lamentele sulla padrona di casa
ore 15.15: discussione sulle modalità di raccolta dei soldi delle bollette
ore 15.20: rissa sulla modalità di raccolta dei soldi delle bollette
ore 15.30: tregua apparente dettata dal senso di colpa di quelli che hanno un esame dopo una settimana
ore 15.45: abbiocco
ore 15.47-16.30: pisolino sulla scrivania
ore 16.31: sveglia a causa di un braccio intorpidito
ore 16.32: caffè con parte del coinquiliname
ore 16.32 - 17.00 pettegolezzi sulla parte assente del coinquiliname
ore 17.01-18.30 studio matto e disperatissimo
ore 18.31-18.45 ci si toglie il pigiama. Restauro completo
ore 19.00: aperitivo
ore 20.00: trancio di pizza
ore 20.30: kebab
ore 20.45: senso di colpa mordente. Rientro in casa
ore 21.00: caffè
ore 21.15-23.00: studio matto e disperatissimo
ore 23.05: tisana
ore 23.15-orario indefinito nella notte: studio matto e disperatissimo
...............

Si, mi è mancato tutto questo.
Terribilmente

E così, ho scoperto la mia vera vocazione, quello che voglio fare da grande, ciò per cui sono veramente portata:

la studentessa universitaria a vita.

Passerei il resto della mia esistenza a prendere lauree, lavorerei come cameriera o commessa per pagarmi gli studi, e sarei la persona più felice e soddisfatta del mondo.
Dopodichè, tra qualche decennio, una volta collezionato un buon numero di pergamene sulla parete, mi proprorrò al Guinness dei Primati come la persona più laureata della storia, lo vincerei, mi darebbero un pò di soldi e mi sistemerei per il resto di vita che mi rimarrebbe.

Tuttavia, visto che il mio stipendio da cameriera probabilmente non basterà, ho sottoposto questo mio progetto nuovo e vincente a mia madre, per convincerla a sostenermi (anche finanziariamente).

Lei ha storto la faccia, ha fatto gli occhi a palla, ha iniziato ad agitare il dito indice in aria e ha proclamato con aria profetica:
"Finirà prima o poi ....! Ti auguro di trovare al più presto un lavoro! Vedrai, finirà questa pacchia!

Mi sa che non l'ho convinta ...

giovedì 16 febbraio 2012

Trovati un hobby



Due giorni fa sono andata a Milano per un altro colloquio (San Gennaro!! Miracolo!!)
Reduce dall'esperienza degli ultimi due (leggi qui ), per scaramanzia questa volta ho deciso di ridurre il rituale preparatorio, passando da due ore a mezz'ora scarsa. Non ho però osato riproporre la tenuta da bovaro sfoggiata nell'unico colloquio che ha avuto esito positivo. Ho infatti deciso di mantenere comunque un aspetto dignitoso (andavo pur sempre in un'agenzia di comunicazione).

Tralasciando quanto fosse stereotipamente MILANESE il posto in cui sono andata a colloquiare (loft open space-vetrate su giardino-arredamento di design-luci soffuse-divani infinitamente più accoglienti di quelli di casa tua-persone che passavano lanciando quà e là espressioni in inglese).
Tralasciamo quanto fosse comunque FIGHISSIMO
Tralasciando i morti che potrei fare per poter lavorare li.
Tralasciando che mi è venuta la tentazione di incatenarmi a una lampada urlando "Vi preeeeeego tenetemi con vooooooi!!!"

Tralasciando tutto questo ...

Soffermiamoci sul colloquio.

La ragazza che mi ha colloquiato (che da adesso in poi, per brevità e per tirarmela un pò, chiamerò "recruiter") ha pressochè tralasciato le mie precedenti esperienze lavorative (immagino che le campagne dei pomodori in fabbrica non siano particolarmente affascinanti), preferendo farmi domande sui miei hobbies e interessi.
Ora.
Apriamo una parentesi.

Quando voi compilate quel modulo infernale, comunemente conosciuto come "Curriculum in formato Europass", alla fine, quando proprio siete mentalmente esauriti e l'unica cosa che bramate è poter clikkare su "Salvate il vostro cv", vi appaiono le sezioni "Capacità e competenze personali" e "Informazioni supplementari". Io SO che anche voi fate come me, ovvero, le saltate a piè pari. Intanto perchè proprio NON CAPITE il significato delle sotto-sezioni ("Capacità e competenze sociali" ?!?! "Capacità e competenze tecniche" ?!?); in secondo luogo perchè NON AVETE IDEA di cosa scrivere (eeeee faccio amicizia facilmente, sono simpatica, aiuto il prossimo, sono bravissima a cambiare lampadine, anche quelle a led, ma non sono molto brava a collegare i fili delle prese ...); infine perchè, sotto sotto, siete convinti che ai recruiter NON GLIENE FREGHI UNA MAZZA del fatto che vi piaccia fare birdwatching.

SBAGLIATO!!

O almeno, sbagliato in parte.

Certo, se cercate lavoro in un colosso della finanza internazionale, è difficile che vi diano punti in più perchè siete un artista nella decorazione ad olio di maioliche di Faenza.

Però se, come me, vi muovete nel settore della comunicazione, dell'arte e del marketing, quelle sezioni finali del cv Europass possono essere proprio quelle che fanno la differenza tra voi, un troglodita e un genio.

Come infatti è successo a me.

La recruiter si è infatti interessata a tutte le mie attività "extra". Si è illuminata quando le ho detto che ho fatto il conservatorio ("ma perchè non l'hai scritto? E' molto più interessante questo che le campagne dei pomodori" .... ecco, nessuno che capisca la lezione di vita dei turni di notte ...), ha apprezzato i miei trascorsi da wannabe-ballerina, è rimasta colpita dalla mia passione per la bicicletta.
Io all'inizio rispondevo titubante, perchè mai nei miei colloqui precedenti mi era capitato di parlare così tanto di argomenti extra-lavorativi.
Quando però mi sono resa conto che proprio su quello mi stavo giocando il colloquio, ho iniziato a farle l'elenco di TUTTO quello che mi capita di fare nel tempo libero, nel tentativo di rendermi il più figa possibile.
Siccome ho il brutto difetto di avere una memoria colabrodo, mentre parlavo mi spolveravo i neuroni nel tentativo di recuperare altre "attività extra-curricolari" che potessero fare colpo sulla recruiter.
Nel colmo del mio delirio di onnipotenza, me ne esco con questa frase:

"Ah, e colleziono bottiglie di birra vuote!"

Lei mi guarda male, mi fa un sorriso tirato e un commento del tipo "Eh, ognuno ha i suoi passatempi" ...

COME IO HO INTESO QUELLA FRASE: "Guarda, sono appassionata di birre artigianali, per cui mi piace andare a cercare piccoli birrifici, soprattutto belgi, per assaggiare le loro birre. Mi piace scoprirne le differenze e i vari metodi di lavorazione. Siccome poi molte di queste bottiglie sono introvabili e hanno delle etichette che sono spesso dei piccoli capolavori, non le butto, ma me le allineo sulle mensole di camera mia. Sai, dietro il mondo della birra c'è una cultura affascinante"

COME LEI HA INTESO QUELLA FRASE "Ah, poi sono anche un'ubriacona e passo le mie serate a sbronzarmi nei pub!"

Aggiungiamo che avevo appena finito di dirle che mi piacciono molto i metallari finlandesi ...

COME IO HO INTESO QUESTA AFFERMAZIONE: "Sai, i gruppi metal finlandesi sono molto particolari. I loro musicisti spesso hanno una formazione classica e sono diplomati al conservatorio. Per cui è un tipo di metal molto diverso da quello tedesco e americano, è molto più poetico e "musicale", e le loro melodie dimostrano una ricerca e uno studio che rivela una preparazione di un certo livello"

COME LEI HA INTESO QUESTA AFFERMAZIONE: "Sono una cripto-satanista, ascolto musica baraccona, non mi lavo, porto stivali borchiati, picchio le vecchiette e giro con mazze chiodate"

Conclusione: hai un profilo molto interessante (vuoi mettere, pomodori e birra in salsa rock!!), ma ... ti farò sapere :D

mercoledì 8 febbraio 2012

Rapporti di parentela



In questi giorni si fa un gran parlare dei "figli di" e della loro apparentemente miracolosa capacità di trovarsi al Posto Giusto al Momento Giusto e di ricoprire posizioni lavorative(fisse, ovviamente) di prestigio grazie a non si sa quali meriti professionali.

Ho quindi deciso di lanciarmi anche io nella mischia e di analizzare questo simpatico fenomeno.

Dai recenti studi è infatti emerso come un giovane in cerca di lavoro debba essere dotato di una e una sola cosa, se nutre speranze di assunzione. Ricerche autorevoli dimostrano come questa "cosa" sia in grado di garantire in brevissimo tempo in modo infallibile al suddetto disoccupato un posto di lavoro prestigioso.
No, non è un cv brillante.
No, non è una lettera di presentazione accattivante.
No, non sono anni di esperienza

Illusi

Si tratta bensì dell'entità italiana per eccellenza, quella senza la quale non si va da nessuna parte ....
LA FAMIGGGHIA ......... (tadadadaaaaaaaaa)

Ora, facciamoci un analisi molto onesta.
Checchè ora ci scandalizziamo tutti per i figli di Tizio e i figli di Caio, e le trote e i pesci lessi (appunto), chi di noi può dichiararsi esente dall'aver provato a chiedere un piccolo aiutino di qualsiasi sorta a un parente più o meno prossimo?

Anzi no, c'è UN parente in particolare che è la chiave di volta di tutta questa struttura, il Motore Primo, la Risorsa Ultima, Colui Il Quale ...
IL CUGGGINO ........... (muhahahahahahaha)

Chi di noi può dire di non avere un CUGGGINO infilato in qualche posizione favorevole? Magari non tutti possono vantare un CUGGGINO con tutte le lettere maiuscole, un CUGGGINO ministro, o presidente, o comandante, o generale. Forse noi conosciamo un CUGGgino, maiuscolo per metà, dirigente comunale, amministratore di una municipalizzata, responsabile del personale in un'azienda, ingabolato in qualche corridoio secondario di qualche università. Oppure un Cugggino, solo con l'iniziale maiuscola, di quelli che magari sono ancora gggiovani e ai primi incarichi, ma sono già intrallazzati con qualche Piano Alto, divini maestri delle Pubbliche Relazioni, che conoscono tutto e tutti, per i quali i fatidici 7 gradi di separazione con la Gente Che Conta si riducono quasi sempre a uno o due.
In generale, l'essere cugggino è dotato di una capacità di intessere relazioni sociali esponenzialmente superiori alla norma (sicuramente maggiori di quelle dei suoi parenti). Costoro sono quei personaggi di cui tutti si ricordano, quelli che "ah si, salutami tuo cugino!". A differenza dei poemi epici, in cui gli eroi venivano riconosciuti col patronimico (uno per tutti: Achille Pelide .... vi prego, ditemi che sapevate che Pelide vuol dire "figlio di Peleo" e non un modo antico per dire "peloso"), nell'epoca odierna veniamo invece conosciuti con il "cuginimico": "ah si!! tu sei la cugina di XXX!"
Il cugggino è colui verso il quale si nutre un rapporto di amore-odio: odio (e invidia) per le sue capacità superiori alle nostre; amore, perchè il suddetto parente non solo è più brillante/intelligente/di successo di noi, ma è anche incredibilmente gentile e simpatico, per cui è praticamente impossibile volergli del male.

Ecco, lo confesso.
Io possiedo un Cugggino (si, quello immanicato dappertutto).
Fino a prima di Natale ho cercato di mantenere una certa correttezza morale, e mi sono rifiutata di sottoporgli le mie pene.
Dopo la cena di Natale in famiglia (momento zero di moltissime raccomandazioni, ho la convinzione che sia proprio durante la cena della Viglia che i vari parentadi decidano le sorti dei propri discendenti, piazzandoli di qui e di là, come pedine su una scacchiera, tra un trancio di salmone affumicato e una fetta di pandoro con la Nutella), dicevo, dopo la cena di Natale in famiglia, in cui ho dovuto rafforzare il mio distacco spirituale per passare indenne alla sequela di "E ma adesso cosa fai?", "L'hai già trovato un lavoro?", ho deciso di commettere anch'io il peccato mortale.

Ho chiesto una spintarella lavorativa al Cugggino.

Anzi.
E' stato il Cugggino che con infinito spirito e bontà mi ha detto "Ma cugina!! Perchè non mi mandi il tuo cv! Conosco un bel pò di gente su Milano, sicuramente qualcosina che possa andare bene per quello che hai studiato (cosa vuoi dire? Che la mia laurea è assolutamente inutile??) riusciamo a trovarlo!"
Mi ero spesso immaginata una situazione del genere, e ammetto che me l'ero immaginata come qualcosa di abbastanza sordido.
Invece il Cugggino è stato talmente gentile e disponibile, che in cuor mio l'ho soprannominato Santo Cugggino.

Ogni tanto mi chiama e mi manda mail -molto carine effettivamente-, concludendo sempre con "grande cugggina!". Certo, dal punto di vista lavorativo non sta servendo tantissimo (ho fatto un paio di colloqui, ma sono andati a finire come potete leggere nel post precedente), anche perchè Cugggino è meno sfacciato di quanto pensassi e, giustamente, si sta muovendo in maniera molto corretta.

Sicuramente mi sta servendo moltissimo come sostegno psicologico!

Se non avete un Cugggino presidente di qualcosa, almeno trovatevi un Santo Cugggino come il mio che vi consoli, infondendovi tante buone speranze per il futuro :)

lunedì 6 febbraio 2012

Trucchi da colloquio



Da brava Disoccupata sentimentale, mi sto sottoponendo con dedizione e umiltà all'ingrata attività dell'invio di CV (sulla cui sorte dedicherò un post successivo).

Io sono molto credente, per cui a ogni invio rivolgo una preghierina devota a San Precario, chiedendo che il mittente si sprechi almeno a scrivermi che ha ricevuto il cv ma non è interessato (ho fortunatamente superato la fase in cui spero che mi fissino un appuntamento).

Sono talmente devota, che ogni tanto il miracolo accade e vengo invitata a un colloquio.

Talmente incredula dell'immensa opportunità (poter vedere con i propri occhi un colloquio VERO è un'occasione più unica che rara), passo almeno tutta la settimana precedente a pensare a come vestirmi e pettinarmi.

L'ultimo a cui sono andata, mi sono svegliata 4 ore prima (quattro!!!!!) e ho proceduto al mio restauro. Avevo già pronto il Vestito-da-colloquio (elegante ma non ingessato, professionale ma non serioso, giovane ma non sfrontato, pratico ma non sciatto, creativo ma non bizzarro ... insomma, una faticaccia!); doccia rinfrescante e rinvigorente; circa mezz'oretta per il trucco (curato ma non pesante, naturale ma non eccessivo, elegante ma non "da sera" ... insomma, una tortura); scarpe selezionate attentamente (col tacco ma non troppo, stivale ma non da zoccola, comode ma non da ginnastica ... insomma, un'agonia) ... in conclusione, una preparazione di circa un'ora e mezza. Roba da chiedersi se, in caso di assunzione, ci avrei impiegato per prepararmi lo stesso tempo tutte le mattina ...
In più, la preparazione non ha riguardato solo il look.
I due giorni precedenti avevo fatto ricerche sull'azienda, mi ero studiata i loro siti, le loro modalità di comunicazione, la loro struttura, le loro metodologie operative. Mi ero preparata un bel discorso, avevo fatto le prove allo specchio (giuro), mi ero persino costruita una falsa risposta alla fatidica domanda: "Parlami dei tuoi difetti" (Ora, lo so che per un profano dei colloqui di lavoro questa è una domanda assolutamente IDIOTA, ma se cercate su google "consigli per colloqui di lavoro", tutti giurano e spergiurano che è una domanda che viene sempre fatta ... sarà ... io nel caso mi sono voluta preparare ...)

Bene, mi sentivo un panzer.

Colloquio brillante, tengo a freno il nervosismo, sfoggio il mio sorriso più convincente (il sorriso più seducente non l'ho potuto sfoggiare, non solo perchè non ne sono geneticamente provvista, ma anche perchè ero a colloquio con una donna), ci piazzo un paio di storielline commoventi sulla mia passione e professionalità, persino il modo in cui mi sono appollaiata sulla sedia è stato preventivamente studiato per comunicare una sensazione di sicurezza e affidabilità. Sono riuscita a non gesticolare (mio grossissimo difetto), mani composte sulla scrivania, piccoli gesti e ammiccamenti controllati per sottolineare passaggi chiave del mio discorso, battute di apprezzamento per fingere competenza e interesse per il discorso della tipa, il tutto condito da esternazioni tipo "Ovviamente il campo di lavoro della vostra azienda mi interessa MOLTISSIMO", "BRAMO lavorare con voi da quando ho il lume della ragione", "Voi siete una faro nelle nebbie per chi si occupa di questa materia".
Ho tentato anche un approccio telepatico, fissando la tipa intensamente negli occhi, e cercando di trasmetterle le mie energie psichiche, comunicando con la sua mente: "VIPREGOASSUMETEMIVIPREGOVIPREGOVIPREGOSARo'L'IMPIEGATAPIU'PROFESSIONALEDEVOTAEIRREPRENSIBILEDELVOSTROSTUDIOMAVIPREGOASSUMETEMIIIII!!!!!"

Conclusione per me: un successone
Conclusione per la tipa: le faremo sapere

E questo è solo un caso tra tanti, ma più o meno sono tutti andati in questo modo.

Con una sola eccezione.

Due settimane fa, vado a fare un colloquio per una borsa Leonardo per un tirocinio all'estero (vi consiglio di leggere il mio primo post, tanto da farvi capire il contesto).
Non ne avevo NESSUNA voglia.
Ci sono andata tirandomi delle pedate da sola.
Dopo un'ora e mezza di autostrada, siccome non trovavo il numero civico, sono stata tentata di tornarmene a casa.
Ero praticamente in pigiama.
Non ero truccata.
Non avevo i capelli lerci, ma poco ci mancava ... stavano comunque dritti in testa.
Avevo su degli scarponi da montagna.
Ho deciso di salvare un briciolo di dignità all'ultimo, facendomi due righe di matita sugli occhi alla bell'e meglio.
La mia unica preoccupazione era la possibilità di allungarmi a Bologna a fare serata.
Sono entrata nella sala colloquio che avevo in mente solo parolacce, perchè avevo appena finito di ascoltare lo Zoo di radio 105.
Mi sono stravaccata sulla sedia modalità bisonte.
Ho gesticolato come una schizofrenica.
Il mio primo pensiero uscita dal colloquio è stato "Pffff, che rottura di coglioni, altra autostrada"

Conclusione per me: una perdita di tempo
Conclusione per i reclutatori: complimenti signorina, ha vinto la borsa!!!

Cioè, mi faccio UN CULO COSI' a svegliarmi 4 ore prima, mettermi giù figa, studiarmi l'azienda, prepararmi le risposte ... e poi mi chiamano dall'unico posto in cui mi sono presentata conciata da bovaro e con la voglia di un gatto immerso nell'acqua?!?
No ma .... ti pare?!?!?

giovedì 2 febbraio 2012

L'ira funesta



Ok, ora sono veramente arrabbiata.
No anzi, sono INCAZZATA COME UNA BISCIA.

E qui mi dispiace, verrò meno a uno dei principi fondanti di questo blog, ovvero di osservare la realtà con positività e auto-ironia, accantonando lamentele, arrabbiature e facili comizi con frasi fatte nazional-popolari.

Io credo molto umilmente di essere in possesso della grande dote della Pazienza -che mi permette di controllare gli istinti omicidi- e del grande difetto della Credulonità -che mi illude sulla bontà e la buona fede degli altri.

Ma oggi tutte e due sono andate a farsi friggere (per non dire altro; cerco di mantenere un minimo di signorilità) di fronte alle ILLUMINATE PAROLE del nostro Presidente del Consiglio.
Per chi non sapesse quale ETEREA BESTIALITA' il suddetto abbia pronunciato ieri sera, vi rimando qui
http://video.corriere.it/posto-fisso-monotono/9761c5c4-4d74-11e1-bd39-8bec83f04289

Riassunto: "Orsù giovanotti italiani bamboccioni e sfigati (cit. Martone), ma cosa ve ne state li a lamentarvi e a lambiccarvi sul posto fisso, e l'articolo 18, e la stabilità economica e la pensione!! Ma il posto fisso è una noia!! E ve lo dico io che sono Senatore a vita! Ragazzi, non avete idea che angoscia mi prenda al mattino quando penso che finchè campo avrò uno stipendio fisso!! Ma quanto invidio la vostra libertà e la vostra assenza di legami! Ma se potessi butterei tutto al vento e verrei con voi a fare gli Interrail d'estate con lo zainone degli scout e i sandali lerci! Ma io pagherei per venire con voi a fare le stagioni a Jesolo come pizzaiolo!! E invece sono qui, costretto ad accettare tutti i mesi millemili euri che nemmeno ho chiesto!! Aveva ragione Sandra Mondaini ... che noia che barba, che barba che noia ... tutti i giorni nello stesso posto, a vedere le stesse facce, seduti sulle stesse sedie di vellutino. Ma approfittatene voi che avete la gioventù e nessuno vi chiede niente! Un mese lavorate part-time in un centro commerciale, un mese dopo le cassiere alla Conad, il mese dopo a fare le pulizie negli uffici (no, quelle no, che sono riservate agli extracomunitari, l'altro mese ancora andate a volantinare per una profumeria e alla sera fate i baristi(non in nero però eh!!) .... ma pensate che bello!! Ah, non sapete quanto vi invidio, quanto darei per essere al vostro posto ... voi si, che avete l'entusiasmo della gioventù, approfittatene di questa incertezza e precarietà totale e assoluta! Pensate, potrete diventare chi vorrete e quando vorrete!!! Avete davanti a voi possibilità infinite!! Ah, ovviamente tenendo conto che non potrete aprire un mutuo per pagarvi la casa perchè le banche non lo concedono a chi non ha un contratto a tempo indeterminato, che non potrete aprire la partita iva perchè il fisco si mangerà fino all'ultimo centesimo di quello che guadagnerete, che non potrete permettervi una macchina perchè la benzina costa troppo, che non si stanno liberando nuovi posti di lavoro perchè ho alzato l'età pensionabile e quindi i vostri nonni stanno ancora lavorando nei posti che potrebbero essere vostri, che ho aperto la possibilità a voi giovani al di sotto dei 35 anni di aprire un'attività pagando solo un euro, però poi dovrete aprire la partita iva (vedi poco più sopra), e l'iva in generale è talmente alta che poi non riuscirete a starci dentro con le spese, e tante altre cose, ma sono dettagli!! Mettete questi piccoli disagi con l'opportunità di dormire sotto un ponte con la pancia che brontola dalla fame! ... ehhh, la spensieratezza della gioventù. Cosa darei per potermi fumare ancora cannoni dentro le case okkupate insieme a voi ...ehhhh, ma purtroppo sono senatore a vita, e ancora peggio!!! Quell'antipatico guastafeste di Napisan ha anche pensato di giocarmi lo scherzone di farmi diventare Primo Ministro! Ma tu guarda!! E io che mi stavo programmando un viaggio in India!! Avevo anche trovato una tintoria dove lavoricchiare per mettere da parte qualche rupia ... E invece sono qui, a Roma, che mi annoio a morte .... uff ... quanto vi invidio .... che noia che barba che barba che noia .... non fate come me .... non abbiate fretta di mettervi una poltrona sotto il culo ... la vita è lunga ... e il mondo è pieno di opportunità .... ufffaaaaaaa ....."

Ora, questa è sopra una mia personale parafrasi

Questa sotto, invece, è una mia personale reazione

MAVVVVVVVVVVAFFFFANC#########§§§****%&%//PORCATRR//$$£%&&/&/##MAVVATTIAPIGLIARTUEITMMMMM##**+++^^////**||&&PEZZODEMMMMMM&|||&|#####AUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUAUAUAUAUUUUU##§§##§§%%%%######

ciò è ovviamente avvenuto dentro la mia testa, perchè sono in ufficio DOVE SVOLGO SERVIZIO VOLONTARIO PERCHE' LA TIROCINANTE NON SI ASSUME, e sarebbe stato assai sconveniente saltare sulla scrivania, mangiando il telefono e lanciando biro in tutte le direzioni ... ma la tentazione l'ho avuta ...

Ora ...
EGREGISSIMO Presidente del Consiglio dei Ministri ...
Lei sicuramente ne sa più di me
è più colto di me
ha più esperienza di me
è più intelligente di me
è più furbo di me
è più onesto di me
è più santo di me
è più legale di me
è più affascinante di me
è più brillante di me
eccetera

PERO'

a me non mi importa di avere un lavoro fisso a vita
a me non mi importa di avere la sedia sotto il culo assicurata finchè avrò 70 anni
a me non mi importa di piantare le radici in un posto
a me non mi importa di vedere sempre le stesse facce per tutta la mia vita
a me non mi importa considerarmi "arrivata" a 26 anni
a me non mi importa "del posto in banca"
a me non mi importa che sto scrivendo "a me mi" e non si fa

COME CAZZO FA A IMPORTARMENE, SE AL GIORNO D'OGGI PER L'80% DEI RAGAZZI NON E' ACCESSIBILE NEANCHE UN CONTRATTO A PROGETTO DI SEI MESI A 800 EURO?!?!?!?!?!?!?!?

Eh?? Me lo spieghi?!? Cosa ACCIDERBOLINA può interessarmi di avere "il posto fisso", se non riesco neanche ad accedere a un POSTO PRECARIO?!?!

Guarda, caro il mio amico Mariolone, che se stai pensando che noi giovani ci lamentiamo e piagnucoliamo perchè non possiamo avere il "posto fisso" come mammà e papà, ti stai sbagliando di grosso!!

Noi ci lamentiamo e piagnucoliamo perchè proprio non riusciamo a trovare UN POSTO.
Punto

Ah .... e sia ben chiaro

Noi non vogliamo un POSTO FISSO

NOI VOGLIAMO UN POSTO DIGNITOSO

Poi che sia fisso, mobile, elastico, orizzontale verticale o obliquo, dinamico, statico, sopra o sotto, destra o sinistra, variabile, vettoriale, internazionale, locale, notturno ... fa lo stesso

l'importante è che sia

DIGNITOSO

lunedì 30 gennaio 2012

Questione di status ...


La Disoccupata Sentimentale e quella stranissima sensazione, quella che provi quando per compilare pratiche burocratiche ti chiedono la professione ...

La settimana scorsa dal dentista:
nome XX
cognome XX
età XX
anamnesi (malattie pregresse varie ed eventuali) XX
professione ...

io ero sdraiata sulla poltrona, con un'allegra tovaglietta verde sul petto. La domanda mi ha colto completamente impreparata.
"Studentmmmmmmmm"

Ommioddio.

E adesso cosa dico??

Pausa imbarazzante di una decina di secondi, durante la quale l'infermiera probabilmente si è chiesta se avevo dei problemi.

Obiettivamente, che cosa si può dire?

Disoccupata? No, avrei dato adito a espressioni sconsolate e una sequela di "mi dispiace", "ma cosa hai studiato?", "ma che lavoro stai cercando?" (per le conseguenze di questa idiotissima domanda, leggete il post precedente)

Studentessa? ... glom .... sigh ... non posso più barare

Tirocinante? Peggio che andar di notte

Mmmmm, tirocinante in regime di volontariato? ufff, troppo strano, avrei suscitato altre domande

Per salvare la situazione, ho optato per un molto politically correct "Impiegata" ... il che non è così lontano dalla realtà dal momento che io Impiego il mio tempo a cercare lavoro ...

E in tutto ciò sorge spontanea la domanda:
ma il dentista .... cosa accidenti se ne fa di sapere la mia professione?!?!

bah ...

sabato 28 gennaio 2012

L' ONU

Esiste una categoria di persone che la Disoccupata Sentimentale DETESTA, ancor più dei responsabili del personale che ignorano i suoi CV : ovvero le signore di mezza età che ti chiedono lumi sui tuoi studi e sulla tua situazione lavorativa.

Con la pazienza di uno stratega giapponese, sto sperimentando ormai da tempo ogni tattica possibile per scrollarmi di dosso questo fastidioso soggetto il prima possibile, quando ho la sfortuna di incrociarne uno.
Ho già collaudato una serie di frasi di circostanza e espressioni rassegnate, del tipo "Eh, sa signora, con i tempi che corrono ...", "Oggigiorno anche un ingegnere fa fatica a trovare un posto ...", "Piove governo ladro", "Qui una volta era tutta campagna", volte ad attrarmi la comprensione solidale della signora, la quale DOVREBBE essere dotata del pudore sufficiente da capire che forse è il caso di cambiare argomento.
Esiste però una componente assai detestabile delle suddette IMPICCIONE, ovvero le conoscenti di famiglia, che, sapendo dei miei brillanti trascorsi scolastici e universitari, si aspettano che io abbia come minimo intrapreso la scalata di una multinazionale, o sia già comparsa su prestigiose riviste o stia comunque programmando una qualche sorta di impresa degna di grazia e lode imperitura. Costoro si rivelano le più ostinate e le più deluse, quando capiscono che, in realtà, sono ancora Disoccupata.
L'uscita da queste situazioni imbarazzanti (per me) richiede davvero un notevole sforzo di pazienza autocontrollo; in genere riesco a liberarmene facilmente solo se sono in condizioni psico-fisiche accettabili e il mio umore di partenza è discretamente positivo.

A differenza di stamattina.

Ieri notte sono tornata a casa alle 4.
Mi sono alzata alle 8
Alle 9.15 dovevo essere al lavoro (il mio secondo lavoro, l'unico per il quale sono pagata: la guida a chiamata in un Museo)
Prospettiva della mattinata: tre ore di ozio totale in attesa di qualche turista

Per evitare di crollare miseramente addormentata su un divanetto della biglietteria, mi ero portata da leggere.
Ogni tanto prendevo qualche appunto sul mio quadernetto, ma ero talmente rincoglionita che non mi venivano le parole e le frasi mi uscivano con i buchi.
Ad un certo punto vengo interrotta da una delle custodi (donna di mezz'età ...), che inizia a chiedermi in cosa mi sia laureata e oltre alla guida che lavoro stia facendo ...

MA LI MORTACCI TUAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!

No, stamattina non potevo farcela.

Ho deciso che riesumerò una vecchia tecnica. Alla domanda "Ma che tipo di lavoro stai cercando?" (tra l'altro, ma CHE CAZZO di domanda è?!? EH????), la prossima volta risponderò la più grossa e inverosimile baggianata che mi viene in mente, del tipo che mi sto candidando a un ruolo dirigenziale nell'ONU, oppure che parteciperò a un concorso pubblico indetto nel sultanato del Brunei per la promozione del latino, dell'ittita e di altre lingue morte, oppure che andrò a tenere lezioni di arte medievale alla NASA, oppure che il MOMA di New York mi vuole scritturare come musa ispiratrice.
In questo modo ho la certezza di lasciare di sale l'ascoltatrice, tramortirla e annichilire ogni tentativo interlocutorio.